Jam Session di questa settimana è dedicato all’album “A Prayer for Andrew”.
A Prayer for Andrew, è l’album di Ron Horton dedicato al pianista Andrew Hill.
Hill è probabilmente da considerare uno dei musicisti più inclassificabili della storia del jazz.
E’ sempre stato su posizioni estremamente avanzate, ma mai collocabili in un preciso ambito stilistico.
Si è sempre mosso tra la tradizione e l’avanguardia armonicamente più libera.
Ron Horton si innamorò della musica di Andrew Hill all’inizio degli anni ’80, in un periodo in cui molti degli album di Andrew erano difficili da trovare.
La maggior parte di quelli che ora sono considerati i suoi “classici album Blue Note” erano fuori stampa da tempo, e altri album furono pubblicati in Europa e Giappone e difficili da ottenere.
L’amico di Ron, il pianista Frank Kimbrough, una luce unica a pieno titolo che morì tragicamente nel 2020, era anche un vero devoto di Andrew.
Si innamorarono così tanto del genio distintivo di Andrew che trascrissero dozzine di sue melodie e arrangiamenti.
Questo set del maestro della tromba e del flicorno Ron Horton onora la musica del defunto Hill e presenta un sestetto di livello mondiale.
Devoti e collaboratori di Hill, tra cui il defunto Frank Kimbrough al pianoforte, Marty Ehrlich e John O’Gallagher , che si è diviso i compiti del sax alto, Marc Mommaas al tenore, Dean Johnson al basso e Tim Horner alla batteria.
Un progetto che presenta potenti interpretazioni degli arrangiamenti di Hill e opere originali di Horton che rendono omaggio al suo amico e compagno di band.
Dopo la morte di Andrew nel 2007, Ron Horton ha continuato a rivisitare questa musica nei suoi gruppi.
“Questo non è un disco tributo. Suoniamo questa musica da decenni.
La sensazione che proviamo quando suoniamo la musica di Andrew è indescrivibile.
Amiamo suonare la musica di Andrew. Ci illuminiamo quando la suoniamo”.
Ron Horton è uno dei trombettisti di punta della scena newyorchese sin dal 1982.
In questi anni si è distinto sia per le sue capacità strumentali che per quelle di compositore ed arrangiatore e per il suo continuo desiderio di espandere i parametri del jazz tanto come leader quanto come sideman.
